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Puffo

Puffo

Il ciondolo ” Puffo “.

Questo ciondolo è molto semplice e buffo.
Era una domenica pomeriggio; pioveva e i miei figli si annoiavano. Come probabilmente molti  papà avrebbero fatto, chiesi aiuto ad alcuni DVD di cartoni animati.
Mi stavo quasi per addormentare quando la famosa canzoncina dei Puffi che vanno a lavorare mi sveglia e richiama la mia attenzione.
Scopro che i miei figli sono nell’assoluto silenzio e, come rapiti, fissano a bocca aperta questi simpatici folletti che, correndo qua e là, ne combinano di ogni sorta.
Guardo il filmato; vedo che sono dei nanetti azzurri e tutti indossano un buffo cappello. E’ vero, ricordo, anch’io quarant’anni fa li guardavo e mi  stavano molto simpatici.
Rifletto: passano gli anni e passano le generazioni, ma alcune cose non cambiano; le stesse emozioni che provavo da bambino le colgo ora negli sguardi dei miei figli.
Volo con la mente e penso a quanto sarebbe bello fissare queste emozioni.
Il cappello dei Puffi è il loro tratto caratteristico. Tutti, grandi e piccini, quando vediamo un  cappello buffo pronunciamo la parola ‘Puffo’.
Ecco l’idea, avrei realizzato un ciondolo con quella forma caratteristica.
Disegno il volto di un Puffo con una perla, e precisamente una perla di Tahiti, ed il grazioso copricapo, morbido e  buffo, lo immagino realizzato in oro.
Già dai primi disegni i ciondoli mi appaiono simpatici, hanno lo spirito giusto, sono semplici ma non banali ed immediatamente riconoscibili. Si indossano con semplicità e comunicano, grazie alla loro forma senza tempo, una buona dose di simpatia.

Ecco come una domenica in famiglia mi ha dato la possibilità di tornare indietro negli anni, viaggiare nel tempo e di intrattenere i miei pargoli.
Sicuramente quella domenica trascorsa in compagnia dei Puffi non è stata banale e la ricorderò per molto molto tempo.
Questo è il ciondolo ” Puffo “.
 

Alberto  Cotogno
Scultore e disegnatore di gioielli.