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Dunee

Dunee

La spilla ” Dunee “.

Se qualcuno avesse mai vissuto l’esperienza di stare nel deserto, lo sa: diventi e ti senti piccolo piccolo. Quasi non esisti più; tutto quello che sei, il tuo aspetto, la tua mente, il tuo corpo, diventano veramente minuscoli. 
E’ incredibile come tutto quello che è fisico sembri scomparire per lasciare posto ai sentimenti che al contrario si ingigantiscono e sembrano senza confini. Potresti essere nudo o vestito, non te lo ricordi; tutto cambia, ed il tempo, lo spazio, tu stesso ti dilati e ti annulli. Passare la notte nel deserto, senza luci, illuminati dalla luna e dalle stelle è un’esperienza indimenticabile.
L’attrice protagonista nel cielo africano è senza ombra di dubbio la luna. E’ così grande e vicina che se sai ascoltare, ma se anche non lo sai fare lo impari subito, ti sussurra il suo canto nel silenzio assoluto, avvolto dalle ombre delle dune sabbiose. 
E’ una luna enorme che, se possibile, ti fa sentire ancora più piccolo, ma in sintonia con lei. Hai voglia di parlarle e le parli. 
Ti confidi e le sveli i tuoi più intimi segreti ed i tuoi più fantastici sogni. E mentre sei lì che le parli, senti dentro di te che lei è già al corrente di tutto e come una grande amica ti ascolta per ore ed ore. Ti senti diverso e forse lo sei, ti senti buono, ti senti aperto al mondo, ti senti in contatto con la natura e con il fantastico magico mondo della creazione. 
Nella tua mente ringrazi tutti, ringrazi la terra, i tuoi genitori, se sei religioso sai chi ringraziare, ringrazi gli amici lontani, le persone che hai amato e quelle che ti hanno amato, ringrazi le persone che non senti da tempo e soprattutto ringrazi l’universo e la forza che ti ha permesso di vivere e di vedere questo indescrivibile spettacolo.
Dopo alcune magiche ore senza preavviso, lentamente la luna toglie il disturbo e tramonta all’orizzonte. Vorresti rincorrerla per abbracciarla; ti alzi, la saluti, la ringrazi e ti ritrovi con le lacrime al volto in un sorriso di gratitudine.
Poco dopo nuovamente ti sdrai e tutto è cambiato: il cielo è paurosamente profondo e nero e miliardi di stelle luminosissime sono comparse e ti guardano. Sembrano danzare, quasi fossero dei piccoli fari luminosi; si divertono e giocano aumentando la loro luce e subito dopo diminuendola come se si parlassero o come se cercassero di parlare a te che sei lì sotto piccolo piccolo e quasi ti senti nuovamente ipnotizzato dalla loro bellezza e da questa rappresentazione naturale di una danza magica di luci. 
Prima o poi il sonno ti coglie e chiudi gli occhi. E mentre sei nel dormiveglia, ti senti al sicuro circondato da mille volti amici che da lontano ti guardano e ti salutano augurandoti la buona notte.
Ecco, in questo gioiello ho cercato di portare la magia di questa fantastica esperienza che ho avuto la fortuna di vivere.
La spilla Dunee è realizzata in platino con la superficie materica come la sabbia delle dune nel deserto della Namibia.
Distesi, in ordine sparso, come le stelle nel cielo, vi sono 13 luminosissimi e bianchissimi diamanti.
La luna non c’è, o almeno non visivamente, ma sicuramente è lì, nascosta, che ci guarda ed accompagnandoci vive con noi e scopre il nostro mondo.

Alberto Cotogno
Scultore e disegnatore di gioielli.