Totem
Il girocollo “ Totem “.
Come già vi dicevo, l’ispirazione per la realizzazione di un nuovo gioiello la vado a cercare molto frequentemente fra i disegni delle sculture che ho realizzato.
Quello di cui oggi scriverò riguarda proprio come dalla scultura “Affinità di pensiero ” realizzata in bronzo nel 1992, sia nato il girocollo ” Totem “.
“Affinità di pensiero” mi è sempre stata particolarmente vicina. Innanzitutto è del 1991/1992, anni nei quali trovai il mio stile e la mia calligrafia di scultore.
E’ la seconda scultura che ho realizzato in bronzo ed è fra le prime in cui compaiono i cavi in acciaio in tensione.
Il mio professore di scultura e maestro di vita Carlo Mo, sempre pronto all’analisi costruttiva ed alla severa critica, come farebbe qualsiasi buon padre verso il proprio figliolo, ha avuto in questa occasione parole di incoraggiamento e potrei dire addirittura di plauso.
A questo punto, dopo questa serie di eventi e consapevole di avere segnato un punto nel cuore del mio caro maestro, come potrei non amare questa opera a me tanto cara!
La scultura è composta da una stele compatta trattenuta ed orientata in una certa posizione da sei cavi in acciaio ancorati al terreno in uno sforzo di tensioni che ne fanno un tutt’uno. Così sia la stele che il terreno si uniscono e vivono nel caldo colore del bronzo lucente.
Un giorno ero nel mio studio e, brancolando nel buio della mente vuota, stavo cercando un’idea per un nuovo gioiello.
Mi trovai di fronte ad ” Affinità di pensiero “, la guardai e le dissi sorridendo: “Dai, dammi una mano, noi che siamo vecchi amici! Aiutami, suggeriscimi qualche cosa”.
La osservai con maggiore attenzione, quasi mi aspettassi realmente una risposta, e mi misi a pensare. La superficie di bronzo era sagomata e poteva anche, con una buona dose di fantasia, sembrare un volto o addirittura una persona. Le mancavano però tre cose; le mancavano gli occhi, le orecchie e la bocca con la quale suggerirmi l’idea.
E da qui invece, ecco proprio l’idea che aspettavo.
Subito mi sono messo a disegnare un stele molto simile a quella della scultura, ma con l’aggiunta delle parti mancanti.
Le orecchie, gli occhi e la bocca sono dei fori e quindi ho apportato alla stele tre grandi fori quadrati passanti. Ecco, ora la stele non era più solo forma scultorea, ma tramite i suoi buchi poteva ascoltare, guardare ed addirittura comunicare.
Inoltre, così facendo, quando verrà indossata sopra abiti dai colori diversi o sopra la pelle nuda cambierà sempre il suo modo di essere e di apparire.
I buchi effettuati dividono in modo simmetrico la stele in tre parti.
Le ho guardate con occhi nuovi e, come farebbe un pittore con il colore più bianco e lucente della sua tavolozza per esaltare la luce, ho utilizzato dei brillanti bianchissimi per definire le forme. I diamanti sono posizionati a scacchiera, in modo asimmetrico per creare un ulteriore gioco fra chiaro e scuro, oltre al gioco già presente dei pieni e dei vuoti.
Un semplicissimo filo in oro e brillanti passando attraverso la stele la trasforma da scultura in gioiello.
Alberto Cotogno
Scultore e disegnatore di gioielli.
Per la cronaca, il girocollo ” Totem ” è un pezzo unico. E’ realizzato in oro bianco e diamanti naturali con taglio a brillante.