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Vela

Vela

La scultura ” Squarcio “.

E’ una scultura intimista e molto personale. Invita a non fermarsi alle apparenze, ma a guardare in profondità.
E’ un monito affinché tutte le volte che incontriamo qualcuno sulla nostra strada, l’attenzione non si fermi alla bellezza esteriore, ma provi a scavare nel profondo per scoprire nell’animo i valori più grandi e più segreti.
Quando incontro una persona sono convinto che la sua reale bellezza, quella che scorre all’interno delle sue vene, e risiede nel suo cuore sia notevolmente migliore di ciò che appare ai miei occhi .
La scultura squarcio vuole rappresentare proprio questo. 
E’ una bella stele in acciaio inossidabile a forma di vela; tanto è bella e possente che, se potessi, la realizzerei alta 100 metri e più.
E’ li, ferma, si staglia nel cielo e cattura l’attenzione di tutti. Passarle vicino e non alzare gli occhi per guardarla è impossibile.
Come quando incontri una bella donna, lo sguardo si alza per ammirarla.
Ma ecco l’imprevisto raccapricciante: sul fianco dell’austera stele si apre uno squarcio, uno squarcio straziante e tragicamente profondo inferto da lame oltraggiose.
I cavi in acciaio presenti sono a rappresentare le mani assassine che trafiggono e squarciano la stele e con la loro forza impediscono alla ferita di rimarginarsi.
In un istante tutto cambia e l’immagine di bellezza e di pace si trasforma in una immagine di impotenza e di rabbia, di tristezza e di odio. 
Ecco, la scultura squarcio è questo, è la percezione umana della bellezza insegnataci sin da bambini che viene brutalmente oltraggiata da mani offensive.
Attraverso il brutale squarcio però abbiamo la possibilità di vedere la stele al suo interno, di cogliere la sua vera anima e quello che ci appare è luminoso e vivo. 
L’inaccettabile e tragico gesto ci ha dato una nuova possibilità: vedere ancor meglio di quale materia è composta la stele e così scopriamo che, a consolazione dei nostri cuori, è fatta di belle cose, è fatta di luce e di amore.
Il bello spesso giace nel profondo.

” Squarcio ” – Scultore Alberto Cotogno .
– materiale: acciaio inossidabile e cavi in acciaio 
– anno 1992 .

Da qui sono partito cercando di trasporre tutte queste emozioni e sensazioni nel mondo del gioiello. 
Molti disegni ho fatto, ho ammorbidito lo squarcio e la stele si è incurvata come una vela spinta dal vento. I cavi in acciaio sono scomparsi sostituiti da una bellissima perla di Tahiti che, anziché dilaniare la stele, la tiene aperta per dare la possibilità a tutti di vedere al suo interno il bello il luminoso ed il lucente dei brillanti. 
La superficie frontale, con linee riconducibili a punti di fuga, è lavorata a scacchiera con tessere in onice nero satinato. 
Questo è il ciondolo ” Vela “.

Per la cronaca: il giorno 11 settembre 2001 alla sconvolgente vista delle torri gemelle ferite mi si è gelato il sangue nelle vene. Da quel tragico giorno, guardo la scultura ” Squarcio ” come un urlo di monito per il mondo intero affinché la libertà venga da tutti riconosciuta come il valore da difendere nel mondo intero. Mi auguro che questa scultura possa aiutare ed essere un grido di sveglia contro tutti i fanatici mostri che uccidono ed imperversano senza freni nel mondo intero.

Alberto Cotogno
Scultore e disegnatore di gioielli