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Teatro

Teatro

Vi sono alcuni gioielli che nascono da una serie infinita di disegni, ve ne sono altri che, nonostante mille bozze e disegni, non vogliono venire alla luce e ce ne sono altri ancora che dopo l’intuizione nascono quasi da soli.
Questa spilla appartiene all’ultima categoria.
Il tutto ha inizio a Venezia e precisamente al teatro La Fenice durante, o meglio, nell’attesa della rappresentazione dell’opera “La Traviata”.
Eravamo, mia moglie Sofia ed io, seduti in uno dei palchi con la visuale migliore, vestiti di tutto punto, lei con un bellissimo tubino color perla ed io, cosa inusuale, con una cravatta scura sul mio completo. 
Tutto era piacevole; il teatro completamente restaurato trasmetteva un grande fascino. Il colore rosso delle poltrone, gli ori a profusione dei decori, le fiamme delle luci ed anche la cornice aurea del sipario rosso davano l’idea di vivere 100 anni fa.
Eravamo pronti per la rappresentazione e per ingannare il tempo ammiravamo le bellezza del teatro, incuriositi osservavamo le maschere condurre le altre persone ai loro posti e, scherzando, ci davamo un tono da vecchi habitué. 
I minuti passavano, passavano anche le decine di minuti ed anche le mezzore. Finalmente un annuncio; ” Ci scusiamo per il ritardo, a breve l’opera avrà inizio “. Passarono ancora molti e molti minuti nei quali quasi mi incantai osservando il rosso cupo del sipario con tutte le sue mille pieghe immobili. 
Bello, devo dire proprio bello, ma dopo quasi un’altra mezzora di quel sipario rosso conoscevo tutto, il numero delle pieghe, delle falde, la loro altezza ed il loro silenzio. 
Ma ecco che d’un tratto, senza annunci o avvisi, quello statico sipario come d’incanto si apre e dal pertugio compare, illuminato da un raggio di luce, un attore. E’ una presenza esoterica, si staglia con la sua veste nera, illuminato da un fortissimo fascio di luce sul rosso porpora del sipario ancora socchiuso. 
Non ricordo cosa disse, ma quel’immagine improvvisa, mista di luce, di nero e di rosso porpora la ricordo come fosse ora. Fu un flash e quasi non mi accorsi che l’opera era iniziata. 
Come sempre la Traviata fu incantevole, il teatro faceva la sua parte e tutto si svolse in modo sublime.
Oggi, dopo molti mesi, quasi non ricordo l’opera ma, il sipario rosso, la comparsa improvvisa dell’attore in smoking nero investito dal fascio di luce radente è ben presente nei miei ricordi. 
E’ proprio questo ricordo, nato durante una lunga attesa in uno dei teatri più belli al mondo, all’origine di questa spilla.
Davanti ad un sipario di fili di seta rossa campeggia una bellissima perla di Tahiti, i diamanti sono il raggio di luce e la cornice del teatro si incurva in una lastra di oro bianco lucente.

Questa è la spilla ” Teatro “.
 

Alberto Cotogno
Scultore e disegnatore di gioielli.

Per la cronaca: la spilla Teatro è realizzata in oro bianco, diamanti naturali taglio a brillante, seta rossa ed una bellissima perla di Tahiti.
Questa spilla nel 2005 ha partecipato al ” Tahitian Pearl Trophy ” classificandosi al 3° posto nazionale nella categoria spille.